Il nastrificio Bonicatti

La storia

Seconda metà dell’800

Nel 1848, alla vigilia della prima guerra d’Indipendenza, il signor Giovanni Bonicatti fondò a Torino in piazza Carlina l’azienda Nastrificio Bonicatti per la produzione e la fornitura delle ghette per l’Esercito Albertino.

L’impresa fu trasferita in Borgo Vanchiglia nel 1860 dal signor Vincenzo Bonicatti, figlio di Giovanni, che aumentò la clientela differenziando la produzione con nastri, trine, cordoni, fiocchi e reticelle ferroviarie. Col trascorrere degli anni l’azienda si sviluppò ed incrementò la sua produzione ottenendo apprezzamento da sempre nuovi clienti. Nel 1886 Vincenzo Bonicatti, omonimo del padre Vincenzo, dopo un apprendistato a Saint Etienne in Francia, acquistò le fornaci di Borgata Rosa: qui trasferì la sede impiantando un opificio-nastrificio.

Tra ‘800 e ‘900

La presentazione all’esposizione di Parigi della nuova macchina Jacquard, che consente di produrre nastri con scritte, fu l’occasione per impiantarne una, costruita artigianalmente, nel nuovo opificio ed iniziare la tessitura dei primi nastri Jacquard e delle etichette.
In quel periodo il notevole sviluppo dell’azienda portò il numero dei dipendenti fino a cento unità.
Il figlio di Vincenzo, signor Pietro, che nel frattempo era subentrato nella gestione dell’azienda con due soci, nel 1923 decise di sciogliere la società e, rimasto unico responsabile, trasferì l’azienda a San Mauro Torinese.

Gli anni del dopoguerra

Dopo la seconda guerra mondiale il signor Vincenzo Bonicatti, figlio di Pietro, proseguì l’attività. In quel periodo la tecnologia compì passi da gigante e Vincenzo Bonicatti realizzò l’ammodernamento di tutti i macchinari. In seguito si ebbe un significativo incremento della produzione e delle vendite, considerevole soprattutto negli anni sessanta. Con l’ingresso dei figli di Vincenzo Bonicatti, Franca e Pietro, attuali titolari dell’impresa, si è assunto la forma giuridica di s.r.l.

Dagli anni ’80 ad oggi

Negli anni ottanta ci fu un radicale cambiamento dei sistemi di produzione con l’avvento dei nuovi telai elettronici che aumentarono notevolmente la produttività dell’azienda e permisero la realizzazione di prodotti impensabili alcuni anni prima.
In tempi recenti ha iniziato a collaborare nella ditta anche Elena Bonicatti, figlia di Pietro, assicurando così continuità al legame della famiglia con la tessitura.

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